2 Giugno in piena libertà?

Se penso a quanti diritti abbiamo dovuto scalare nella storia, mi vengono i brividi a partire dalla pelle di questa mano che scrive.

Sempre in un’ottica di bicchiere mezzo pieno con panino imbottito al suo fianco, rifletto sul fatto che noi Donne di questa ultima generazione  fondamentalmente siamo tutte nate un pò comode.

Ho fatto un salto nel passato e ho cercato di immedesimarmi in quelle Donne che hanno partecipato alla Resistenza.

Ho immaginato come sarebbe stato vestirsi e prepararsi la mattina del 2 giugno per partecipare per la prima volta al voto nel 1946.

Secondo voi cosa provavano le nostre mamme o nonne e bisnonne quel giorno?

Quanti passi nella storia sono stati determinanti per il cambiamento femminile, così come lo sono state le conquiste per la parità giuridica, le lotte per il lavoro, le leggi sulla famiglia, il divorzio, l’aborto degli anni ’70.

Un tempo la violenza sulle Donne veniva anche resa vana se si trasformava in matrimonio. Una donna cittadina di una Repubblica avrebbe permesso che questo potesse continuare nel tempo?

Iniziò una ragazza di Alcamo. Franca Viola. Rifiutò il matrimonio con il suo violentatore. Segnando l’inizio di una nuova dignità sessuale della donna. Seguita poi dalla commercializzazione della pillola anticoncezionale.

Giugno 2011.

Mi trovavo a New York City lungo la 5th Avenue, quando la legge Cuomo approvava i matrimoni tra persone dello stesso sesso. https://newyorkintasca.wordpress.com/2011/06/ui Qui trovate un articolo di quel giorno con tante immagini correlate scattate da me.

É stato l’evento più memorabile della mia storia in Usa. Il profumo della conquista della libertà entrava ovunque. Anche nelle scarpe del panettiere.

Oggi camminiamo libere sui nostri marciapiedi, al centro delle strade che vogliamo percorrere, abbiamo tanti sogni che crediamo di poter raggiungere e ancora grandi libertà da conquistare.

Immagine tratta da Google. Rivista Grand Hotel del 1946. Primo fotoromanzo.

Leggevo che i fotoromanzi nascevano con il Grand Hotel nel primo periodo post seconda guerra mondiale e immagino le nostre mamme in “quarantena forzata”, inconsapevoli, che accettavano il loro ruolo naturale senza mai poter pensare a cosa sarebbe stato lavorare, essere indipendenti, cantare e ballare con un tik tok.

Oggi possiamo riflettere come se fosse un salto con l’asta su questa linea del tempo che ci vede sempre pronti a fare della nostra Repubblica uno stile di vita.

Nel mio piccolo con questo Blog voglio continuare. Per Uomini e Donne questa conquista, il diritto alla leggerezza e alla pienezza della propria identità, consapevolezza indipendente, di conquista della libertà al non sentirsi diversamente esclusi da un sistema sociale fatfobico.

Di alzarsi ogni giorno con la fantasia di chi vuole credere che il nostro posto nella società possa diventare sempre più sostenibile insieme al mondo sempre più fatto di persone che iniziano già a sentire il bisogno di qualcosa di diverso. Di gentile.

E questo ce lo comunicano anche i media. Ma ne parleremo nel prossimo articolo.

Intanto vi invito a non mancare all’appuntamento della settimana light&crazy con Davide Papasidero e il suo ultimo pezzo “Avrei potuto essere sexy”.

Un inno alla conquista della semplicità ma anche di liberazione dai nostri pregiudizi con uno spudorato senso of humor assolutamente geniale.

3 giugno sul mio canale instagram ore 21.30.

Intanto vi auguro una felice passeggiata di questo indimenticabile 2 Giugno post Covid!